Commentario al Bodhisattvacharyavata Cap. VIII° stanza 45

Continuiamo il commentario di H.E. Tsenshap Serkong Rinpoche II alla strofa numero 45 dell’VIII° capitolo del Bodhisattvacharyavatara. video dell’incontro

…È una situazione molto confusa, perché noi sentiamo che stiamo proteggendo la persona amata, ma in realtà la stiamo  proteggendo perché è “nostra”, questo senso di protezione (n.del r.)è più in riferimento a noi stessi che verso di  lei, ed è ciò crea  una grande confusione. 
Possiamo dire: “tu sei la persona più importante per me”, ma solo i bodhisattva possono effettivamente  dirlo in modo molto puro. Le persone  che hanno un forte attaccamento, che sono afflitte,  anche se dicono “è solo per te”, in realtà in questo “solo per te”, ci sono anche loro. Quindi, dobbiamo riuscire  a dibattere,  a capire che c’è tanto afferrarsi, e che ciò  è il centro del nostro  problema. A meno che non riusciamo a meditare  su questo, isolandoci, non lo comprenderemo  davvero. Perciò è molto necessario dibattere con se  stessi…

Si sta dicendo che  se dibattiamo chiedendoci, ad esempio: “come mai  quando la donna è viva la si protegge, mentre quando lei viene a mancare e c’è solo il suo cadavere,  non la si protegge più?
 [ Commentario di Gyaltsab Je alla strofa n.45 Quando altri uomini guardano la tua donna, tu la proteggi gelosamente dai loro sguardi. Avido, quando questo suo corpo sarà mangiato dagli avvoltoi e così via, perché non lo proteggi?]
La risposta è molto semplice: nel primo caso la donna è viva, nel secondo non lo è più, nel primo caso è utile, nel secondo non lo è più. Non è un grande dibattito. Tuttavia dobbiamo osservare meglio: perché allora c’è questa preziosità? Perché noi lo vediamo così importante? Dobbiamo osservare il nostro modo di pensare che è “incastrato”  in questo tipo di egocentrismo.  
Possiamo pensare: “forse allora il rispetto verso di lei non è proprio verso di lei, ma  è il mio attaccamento al  corpo della donna, non alla donna in sé”. 
E qua c’è un grande dibattito sulla tipologia del nostro attacccamento. Perciò, bisogna analizzare perché, altrimenti, se ci basiamo solo su  dibattito che ci appare  dalla strofa, anche un giovane teenager potrebbe capirlo facilmente, è troppo facile.
Quando si ha  un forte attaccamento, non abbiamo  abbastanza chiarezza per poter comprendere quale sia la tipologia del proprio  attaccamento. Questa è la chiave per capire.

Ricordiamo che queste trascrizioni sono fatte da studenti e non sono revisionate dal Maestro

Commentario al Bodhisattvacharyavata Cap. VIII° stanza 45

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