Lignaggio dei Serkong

In questi giorni Serkog Dorjee Chang III° ha dato un bellissimo insegnamento sul Lignaggio dei Serkong in diretta dal Gaden Jam Ghon Ling (Serkong monastery), presso Swayambhunath, in Katmandhu.

Ciao a tutti, (dice Rinpoche in italiano)

Buongiorno a tutti. Ciao a tutti, Tashi Delek a tutti di nuovo!

Alcuni tra di voi sono persone nuove che non conosco, altri invece sono persone che già conosco da tempo. Oggi ci ritroviamo qui perché il centro di dharma italiano ScinGiang Ritrò mi ha fatto la richiesta di parlare del lignaggio di Serkong Dorjee Chang e di Tsenshab Serkong Rinpoche e di che relazione ci sia tra i due Serkong… Quindi oggi parleremo di questo.

Chi ha fatto la richiesta è il venerabile Maurizio Tenzin Ciampa e, perciò, adesso, per lui e per tutti i membri dello ScinGiang farò delle preghiere. È grazie alla loro richiesta che ci troviamo qui, quindi li ringrazio e prego per loro.
Vedo molti volti nuovi, molte persone con le quali non ho una relazione, che non conosco, ci tengo a precisare che questa mia spiegazione non sorge, proprio per niente, dalla motivazione di far sì che voi abbiate fiducia in me e diventiate miei discepoli. Non è per questo che ora sono qui a parlare del lignaggio dei Serkong.

L’affidarsi ad un Guru, l’affidarsi al proprio Lama, deriva dall’aver ben analizzato colui che è il lama in questione e, quindi, non sono qua, perché voi, dopo aver ascoltato la spiegazione che darò, pensiate per forza a me come al vostro Lama. Bensì, mi raccomando, prima di affidarvi a un lama dovete analizzare bene.
Quando si stabilisce una relazione tra maestro e discepolo, se qualcuno in qualità di discepolo decide di affidarsi ad un lama e lo sceglie come proprio maestro, se poi (questo discepolo) nel vedere magari dei difetti nel proprio Lama, nel vederlo compiere degli errori, prova dei pensieri negativi, questo diventa qualcosa di molto grave, un’accumulazione di grande negatività per entrambi.
Creare questo genere di problemi nel rapporto tra discepolo e Lama, può portare fino a una rinascita infernale, ma, anche senza guardare a una rinascita infernale, di certo porterà dell’ infelicità e l’accumulazione di grandi negatività per entrambi. Quindi, ripeto, analizzate bene,
non desidero che voi vi affidiate a me come al vostro Lama.
Vi sono tanti maestri che danno spiegazioni di Dharma, ma non vi è la necessità di affidarsi a tutti e vederli tutti come il proprio Lama.
Ad esempio, nel mio caso, chi considero essere il mio Lama è Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama che quando parla e spiega il Dharma, dice che siamo tutti amici di Dharma, compagni di Dharma.
Sua Santità il Dalai Lama stesso, infatti quando dà insegnamenti non ci dice: “io sono il vostro Lama”, bensì ci dice (quando dà insegnamenti in occidente ad esempio) : “siamo tutti amici di Dharma, consideriamoci in questo modo”.
Allo stesso modo, anche io non vengo qui ora a parlare dicendovi di fare di me il vostro Lama radice o di affidarvi a me come al vostro Lama, bensì anch’io vi dico: “vediamoci reciprocamente come amici di Dharma. Voi guardate a me come a un amico di Dharma e guarderò anch’io a voi come amici di Dharma”… Continua

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